L’eccesso d’insulina in circolo e quantità elevate di cortisolo sono pericolose cause di processi infiammatori. Non si tratta di un’infiammazione localizzata e utile, come quando ci si provoca una ferita e si genera un’infiammazione che ha lo scopo di combattere le eventuali infezioni e rigenerare il tessuto, ma di un’infiammazione generalizzata nel corpo e di bassa intensità. Non si avverte (come non si avverte il colesterolo o i trigliceridi alti), anche se spesso avvertiamo un indefinito senso di malessere e di stanchezza. Le uniche cause di questa infiammazione sono la cattiva alimentazione e lo stress. Nella nostra alimentazione c’è uno spiccato squilibrio tra i grassi omega 6 e quelli omega 3. Una ricerca ha dimostrato che nella preistoria questo rapporto era di 1:1, si è passati ad un rapporto di 4:1 all’inizio del secolo scorso, si è arrivati ad un rapporto attuale di 20- 25:1in favore degli omega 6. Questo è dovuto a più fattori: il grande aumento del consumo di carni rosse; l’uso generalizzato degli oli vegetali per la cottura e soprattutto la manipolazione che l’industria alimentare opera sui grassi omega 3, trasformandoli in grassi idrogenati per renderli più stabili, per migliorarne il poco gradevole sapore di pesce, per rallentarne l’irrancidimento, per allungare i tempi di conservazione degli alimenti. Cosi facendo se ne snatura la funzione biochimica con grave danno per la salute. La corretta quantità di omega 3 e l’equilibrio con gli omega 6 fa si che sulla membrana delle cellule siano presenti altri importantissimi ormoni ( si chiamano prostaglandine) per contrastare le normali risposte infiammatorie del corpo. La carenza di questi ormoni e la conseguente risposta infiammatoria del corpo provoca, oltre l’obesità e l’aumento dei radicali liberi, anche la comparsa di fastidiosi malesseri ( artriti, reumatismi, dolori muscolari) che possono sfociare con il tempo in gravi malattie a carico degli apparati cardiovascolari, respiratori, renali. Questa situazione porta ad un grande consumo di farmaci antinfiammatori.
L’Italia è tra i primi Paesi al mondo per impiego, spesso inappropriato e troppo frequente di antinfiammatori non steroidei (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei). Secondo quanto riportato dal Ministero, sono oltre 500 i milioni spesi per i FANS(consumo medio procapite di 8,55 euro).
Quali sono i FANS? Alcuni come il dicoflenac, il naxoprene e l’ibuprofene, richiedono la prescrizione medica altri invece possono essere acquistati tranquillamente in farmacia come ad esempio la classica aspirina. L’azione dei FANS contrasta i sintomi ma non risolve il problema e anzi inibisce i processi biochimici per la produzione degli ormoni che contrastano le infiammazioni (prostaglandine). Gli effetti collaterali possono essere davvero importanti come perforazione dello stomaco, emorragie gastrointestinali, anemia e così via. L’acido linoleico è la base per la produzione degli omega 3 e degli ormoni che contrastano i processi infiammatori (prostaglandine) ed è praticamente presente in tutti gli alimenti. Ha bisogno però per essere trasformato ed assimilato della presenza della vitamina B6, del calcio e dello zinco. Così come c’è bisogno di questa vitamina, come abbiamo già visto, per ridurre gli effetti dannosi del cortisolo per il corpo. Per contrastare invece i radicali liberi sono necessari la vitamina E e vitamina C.

Leptino-Resistenza

Una grande scoperta che ha rivoluzionato la nostra conoscenza del tessuto adiposo risale al 1994. Fino a allora si credeva che il grasso corporeo fosse soltanto un tessuto di riserva, un’area di deposito dove stoccare l’eccesso calorico. Fu scoperto, invece, che le cellule adipose producono anche ormoni, al pari delle cellule della tiroide o delle surrenali. Il primo ormone identificato fu la Leptina, ed è un potente ormone anti-ingrassamento, perché sopprime la fame a livello dell’ipotalamo. In alcuni grandi obesi è stato riscontrato un difetto nella produzione di Leptina, e in questi casi la cura consiste nel fornire dall’esterno quest’ormone, esattamente come si dall’insulina a un diabetico di tipo I. L’effetto è miracoloso, queste persone dimagriscono fino ad arrivare a un peso normale. Stop ai facili entusiasmi: non è la soluzione per curare l’obesità, perché sono piuttosto rari i casi in cui si riscontra un tale difetto nella produzione di Leptina.
Normalmente invece le persone in sovrappeso o obese hanno grandi, spesso grandissime quantità di Leptina nel sangue, ma il centro della fame è diventato insensibile al suo segnale. Si parla di leptino-resistenza, in analogia a quanto avviene con l’insulino-resistenza, in cui l’organismo diventa progressivamente “sordo”, all’azione dell’insulina.
La cause principali della leptino-resistenza sembrano essere sia il processo infiammatorio, sia l’eccesso di insulina in circolo causate, come abbiamo visto, dalla cattiva alimentazione e dallo stress.

By Doc the fly