• Per il perdurare di questa situazione nel tempo le cellule diventano resistenti all’insulina nel tentativo di ridurre il danno arrecato da una continua entrata dell’ormone al loro interno. Lo fanno riducendo i recettori di membrana che passano da circa 20.000 a meno di 10.000. I recettori cellulari sono paragonabili ad una serratura di cui l’insulina è la chiave. Per impedire l’accesso è sufficiente cambiare la serratura. Ed è quello che le cellule fanno! Abbiamo già visto che i recettori hanno bisogno del minerale cromo e infatti in presenza di resistenza insulinica questo minerale diminuisce sensibilmente.
• Il pancreas, per poter mantenere nella norma il livello degli zuccheri nel sangue è costretto a produrre quantità impressionanti di insulina. Succede allora di avere i valori della glicemia ancora nella norma ma con livelli di insulina spropositati. La situazione dura per anni, se non per decenni, e porta il pancreas al collasso per iper lavoro. Solo a questo punto la persona comincia curarsi perché si è instaurato un diabete conclamato.
• L’insulina è importante per immagazzinare il magnesio. In caso di resistenza insulinica il magnesio viene perso nelle urine. Il magnesio serve per rilassare i muscoli e in caso di carenza la muscolatura delle vene rimane contratta e perde elasticità e vi si creano micro lesioni dove si infiltrano le piccole molecole del colesterolo LDL (cattivo) provocando le placche, l’arteriosclerosi e l’aumento della pressione . Il magnesio è importantissimo per produrre energia (ATP). Il magnesio è molto importante per produrre la stessa insulina: un serpente che si morde la coda! L’insulina aumenta la ritenzione di sodio e questo provoca aumento della pressione e la ritenzione idrica.
• L’insulina controlla il livello dei lipidi nel sangue: colesterolo e trigliceridi. Il colesterolo LDL (quello cattivo) è quello che aumenta maggiormente in presenza di resistenza insulinica. In presenza di resistenza insulinica il corpo consuma molti omega 3 ( vedi più avanti). “La scarsa regolazione del livello dell’insulina e del glucosio nel sangue è uno dei principali meccanismi di accelerazione dei processi di invecchiamento del corpo umano, nonché dell’aumento di peso. Sono stati portati a termine diversi studi molto importanti su individui centenari, con l’intento di capire il motivo di una vita così lunga, e tutti gli studi sono giunti alla stessa conclusione: i centenari avevano un basso livello di insulina nel sangue! La scoperta del legame tra longevità, insulina, e glucosio nel sangue, consente, attraverso una giusta dieta, l’esercizio fisico e uno stile di vita adeguato, di ridurre l’invecchiamento biologico e tutte le malattie ad esso collegate. Oggi siamo in grado di affermare che l’invecchiamento è la malattia vera, mentre le cosiddette patologie cardiovascolari; l’osteoporosi; l’obesità; il diabete; il cancro e le malattie autoimmuni ne sono solo i sintomi. E’ molto più importante impegnarsi per mantenere l’ideale sensibilità delle nostre cellule all’insulina piuttosto che focalizzarsi solo sulla cura dei “sintomi” una volta che si manifestano”.

CURIOSITA’ La dieta che sappiamo funzionare è infatti quella iperproteica perché toglie di mezzo l’insulina e costringe il corpo a bruciare grasso. Questo, come si sa, può provocare danni al corpo.

By Doc the fly