Molta gente pensa che i carboidrati siano pasta, pane e dolci. Sono carboidrati anche i vegetali, la frutta e le verdure.
La differenza tra i carboidrati semplici e quelli complessi è data dal fatto che quelli semplici entrano nel circolo sanguigno più velocemente e direttamente rispetto a quelli complessi. Entrando rapidamente provocano l’immediato aumento della glicemia e per conseguenza il pancreas deve subito produrre elevate quantità di insulina per controbilanciare.
Sintetizzando molto, ciò che differenzia i carboidrati semplici da quelli complessi è il contenuto in fibra. La fibra non è assorbita dall’organismo, e quindi non ha effetto sull’insulina, ma fa da “freno” perché ingabbia gli zuccheri e quindi rallenta la velocità di assorbimento.
L’industria della macinazione raffina le farine togliendo da esse importanti nutrienti: vitamine; minerali; proteine; lipidi e le fibre, trasformandole di fatto in carboidrati semplici. L’industria alimentare produce con quelle farine il pane, la pasta e i dolci che mangiamo.
Così succede che ad ogni pasto arriva dallo stomaco all’intestino tenue una quantità davvero elevata di glucosio, a causa dei troppi zuccheri raffinati e dei troppi carboidrati semplici ingeriti, causando un “picco glicemico”. Come abbiamo già visto il pancreas è costretto per mantenere bassi gli zuccheri ad immettere altrettanto elevati quantitativi di insulina causando il “picco insulinemico”. Il risultato:

  • Il rapido abbattimento degli zuccheri crea uno stato di carenza (ricordate che il corpo si nutre continuamente!) e questo si traduce in un profondo senso di fame che si verifica al massimo entro due ore dal pasto con uno smodato desiderio di qualcosa di dolce…E riparte il picco glicemico al quale risponde un picco insulinemico. Si crea così una altalena continua per tutto il giorno con una permanenza costante dell’insulina in circolo.
  • Il corpo, per il suo costante nutrimento, continua a chiedere zuccheri perché, avendo costantemente insulina in circolo, non può utilizzare, come abbiamo già visto, gli acidi grassi accumulati. Anzi continua ad accumularne altri.

By Doc the fly